La Libera Comune Università Pluriversità Bolognina
Nuove relazioni di genere
Comuni-mappe: Libera comune Università pluriversità Bolognina, presenta:
3°
16 gennaio 2015
mutazioni e dilatazioni dei generi in forme singolari e plurali
con Renato Busarello
antagonismo gay-cassero di santo stefano
per una riflessione sui beni comuni
Zanchetta-del gruppo camminandodomandando
6 febbraio 2015
relazioni erotiche, conflittuali e complesse tra generi
Agnese Solo -sex-shop-
4° lezioni
13 febbraio 2015
Donne Maltrattate e Uomini Maltrattanti
Forme possibili di autodifesa sociale contro la diffusa violenza maschile e per altre forme di relazione tra generi:
– come prendersi cura delle donne maltrattate
– come ritrovare nuove forme di aggregazione maschile e di auto-coscienza
– come contrastare atteggiamenti di complicità maschile
– come reinserire i maltrattanti in una società mutata.
Eventi già realizzati:
Dott. Pino de March
Come se impercettibilmente il termine ‘auto’ …., da negativo stesse virando al positivo, nelle accezioni che abbiamo già visto, come il ‘ sii assolutamente fedele a te stesso’ , della controcultura, che sostituisce la negatività esclusiva di ‘autoerotico’, ‘autistico’, ‘autarchico’ ecc.
Relaziona Pino de MARCH della Comune Accademia
– Libera Comune Università Pluriversità Bolognina
“…Freud ha visto bene le implicazioni di questo portare l’inconscio in primo piano quando ha parlato delle tre grandi ferite narcisistiche che il pensiero moderno ha arrecato agli uomini. La prima ferita narcisistica è stata quella inflitta da Copernico: l’uomo non è più al centro dell’universo perché la Terra è semplicemente un pianeta che gira intorno al sole insieme ad altri pianeti; la seconda ferita è stata quella provocata da Darwin, che ha mostrato come l’uomo non sia una creatura che viene direttamente da Dio, ma piuttosto un animale che viene da una filiera biologica, da cui si differenzia per via evolutiva; la terza è che la coscienza non è la sovrana assoluta che voleva la tradizione – e in fondo anche quando noi guardiamo noi stessi, magari per giustificarci, ci rendiamo conto che le cose non stanno così, che c’è tanto di non conosciuto che ci determina e ci guida.”
Umberto Galimberti in Freud, Jung e la psicoanalisi
La lezione interattiva – le tre ferite narcisiste e la crisi dell’umanesimo e antropocentrismo- verterà su un frammento delle lezioni di Sigmund Freud , “effettivamente tenute all’università di Vienna, come professor extraordinarius, tra il 1915-17 (Vorlesungen zur Einführung in die Psychoanalyse) (leioni di introduzione alla Psicoanalisi).
RIFLETTERE SULL’EUROPA
LA GRANDE DELUSIONE EUROPEA:
- Franco Berardi – attivista politico culturale
- Margherita Romanelli – cooperatrice internazionale
- Marco Trotta – mediattivista
- Gabriella Covri – animatrice filosofa di comunimappe
ti immagino metafora deleuziana /
non ti immagino Grande Europa letteraria/economica/ militare/ imperiale
/ti immagino /deterritorializzata / sconfinata come tuoi cieli invernali/ /Blu notte/ illuminata dalla luna /
Ti detesto Europa/ territorializzata nella bandiera / rare stelle/ cielo blu opaco /senza mediterranee lune/
Ti detesto Europa territorializzata /
/con i tuoi temporanei lager di detenzione/ /senza cieli blu /
/senza stelle/ in tutte le stagioni /notti atroci per gli stranieri/
ti detesto Europa delle torri dei mercanti/ delle Banche/ degli stati di precarietà senza socialità/
Ti immagino Europa in divenire/ coi migranti/ mondo d’umani/
Ti Ascolto/ Ti Danzo /europa ribelle/ con i cantanti beuers/ delle tue banlieus/
ti ritrovo nelle mappe dei tuoi movimentati sognatori/:
passaggio numero 1: in Europa nessun essere umano è illegale /
passaggio numero 2: in Europa tutti gli umani devono avere un reddito di cittadinanza /per esistenze extra/
passaggio numero 3: in Europa la guerra è bandita/ come lo sono il razzismo / le diseguaglianze di ogni genere/
Ti rimmagino metafora benjaminiana/
Ti rimmagino europa nomade dei tuoi Ulissi/ naviganti / esiliati / senza terra/
dei tuoi tempestosi/ celebrali freethinkers/scienziati/ filosofi /politici/
dei tuoi tempestosi/emozionali freelands/artisti/poeti/musicisti/
Ti rimmagino europa bruniana dei mille campi di fiori /dei mille liberi pensieri/ dei mille liberi giudizi/dei mille liberi amori/
Ti rimmagino europe de l’ amour/ pour la libertè, l’ègalité, la fraternité des citoyenes de la Comunne de Paris
Ti rimmagino europa der Liebe/ fuer die Gleicheit der Karl Marx /der Rosa Luxemburg /der Karl Liebnecht /
der Bertold Brecht/
Ti rimmagino europa libertaria e cosmopolita/ de los Durrriti anarquistas espagnoles/
Ti rimmagino europa della fratellanza universale di Francesco D’Assisi
Ti rimmagino europa delle donne sagge /bruciate come streghe/sui roghi/ nelle piazze delle cattedrali/ sfidanti
il cielo/
Ti rimmagino europa beat/ desiderante nel pensiero e nell’azione/ degli operai/ degli studenti/ dei filosofi autonomi
del maggio/degli altri mesi / degli altri anni/ a venire/in tutte le tue città /
degli operai /degli studenti/ dei filosofi dissidenti/ / nelle varie primavera di Praga/ di Budapest /
di Varsavia/
Ti rimmagino europa gaya dell’amore/ negato per secoli/
Ti rimmagino europa della libertà/ dell’uguaglianza/ della sorellanza/ tra/ tue/ lingue / disparate/
Ti rimmagino europa della resistenza delle masse/
Ti agisco europa della disobbedienza delle moltitudini/
Ora e sempre/ Europa delle sognatrici/
Ora e sempre/ Europa degli amanti delle umane genti/
Europa minore/
minore/
minore come l’asia /
del pastore errante/
dai passi leopardiani/
Pino De March
EVENTI GENNAIO 2014
DEBITO (i primi 5.000 anni)
David Graeber
Comunimappe propone una lettura collettiva di alcuni stralci significativi del libro che più di ogni altro ha fatto da supporto culturale alle proteste dei movimenti contro la finanziarizzazione del pianeta.
VENERDI’ 24 GENNAIO 2014
c/o HUB via Serra 2/f (dietro il teatro Testoni) Bolognina
Accorda il dibattito Pino de March
Legge e commenta il libro di Graeber Paolo Bosco
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h. 18.30 – piccolo aperitivo conviviale
h. 19.00 – presentazione, commenti e letture dal libro DEBITO (ed. il Saggiatore)
h. 20.00 – discussione con i presenti
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Approfondimenti:
– Secondo Graeber il problema dei debiti è che averne troppi non solo fa male ma, ancora più importante, rovina la propensione degli esseri umani ad aiutarsi a vicenda.
Sul libro:
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO
VENERDI’ 10 GENNAIO H. 18
RALLENTARE
Già Ernesto, almeno quarant’anni fa, seduto ad un improbabile tavolino da bar in mezzo ad un traffico automobilistico infernale, faceva notare che la vita moderna logora. Logora la sua essenza lanciata ad alta velocità, logora il mito di arrivare prima di tutti gli altri, logora quella vertigine scambiata per libertà e restituita a chi si precipita in picchiata sull’ultima novità.
Oggi finalmente in tanti si accorgono del benessere che si può ottenere rallentando. Dal campo dell’alimentazione a quello della conoscenza la lentezza è sinonimo di qualità; anche in economia sono nati movimenti che sostengono la necessità di rallentare, di smettere col cronometrare ogni singola azione finalizzata alla produzione di merci.
Alla gara competitiva contrapponiamo la passeggiata colloquiale, al pasto veloce una focaccia a lenta lievitazione, ai sommari i capitoli, ai bignamini i tomi, alle versioni ridotte gli originali.
Comunimappe accoglie con entusiasmo l’iniziativa dell’associazione vivere con lentezza. Un incontro sulla lentezza organizzato in collaborazione con l’associazione zona ortiva di via Erbosa.
Venerdì 4 ottobre a partire dalle 17
Via Erbosa 17 – presso la zona ortiva
Chi lo desidera potrà leggere una poesia, un frammento da un romanzo, da un saggio, insomma qualsiasi lettura che ispiri a chi la propone istanze riconducibili alla lentezza, alla visione particolareggiata del mondo.
Siete tutti invitati!!!
Omaggio a Edvino Ugolini e Eddy Kanzian
ALLEGRIA DI NAUFRAGI
DALLE 17
ZONA ORTIVA – BOLOGNINA
VIA ERBOSA
FERMATA AUTOBUS 11 IPPODROMO – ARCOVEGGIO
(Attraversare la strada e prendere a sinistra via F.lli Cervi, in fondo si trova via Erbosa, prendere a destra e continuare oltre il ponte ferroviario fino ad incontrare l’ingresso degli orti).
TEMA
Allegria di naufragi
Ad Edvino nomade e pacifico poeta di pace, pace non pacificata, pace attiva come giustizia e libertà per popoli di tutte le periferie dell’Impero-Mondo
METTIAMO IN MOTO LA ZUCCA
Mettiamo in moto la zucca potrebbe essere una raccomandazione, il consiglio dato da un padre o una madre, il senso comune portato a sistema per auto-governarsi.
Mettiamo in moto la zucca è un libero comitato nato a Bologna, nel quartiere Bolognina, promosso da un gruppo di genitori preoccupati del cattivo stato del parco della Zucca.
L’inizio di questa storia assomiglia a tanti altri casi simili: prima di tutto appare la parola degrado.
Il parco, come purtroppo avviene in tanti altri luoghi pubblici, rischiava il degrado a causa della scarsa manutenzione; nonostante fosse il luogo dove tanti bambini e genitori vi passano le ore pomeridiane diventava gradualmente meno sicuro. Il taglio alla spesa pubblica riducendo gli interventi rischiava di lasciare questo, come tanti altri luoghi della città, in balia del caso e privo di progettualità. Ad aggravare la situazione la crisi economica e la disoccupazione crescente che colpisce le fasce più deboli e gli immigrati.
Se un parco tende a degradarsi per motivi economici e sociali cosa si può fare per cambiare rotta?
Alcuni chiederanno più controlli, più polizia. Appello all’apparenza ragionevole. Ma è possibile per qualsiasi amministrazione pubblica soddisfare questa richiesta? E soprattutto, è possibile militarizzare per dare più sicurezza? A guardare negli archivi della ragione (e della storia) la sicurezza militare di un territorio si può dare solo attraverso il coprifuoco. Se le persone che si trovano in giro sono solo coloro che disattendono un provvedimento di coprifuoco, allora è possibile il controllo di quel territorio. In un ambiente dove non circola nessuno, chi lo fa è palesemente un potenziale colpevole.
Altri (ed è il caso dei genitori associati) hanno pensato di usare una strategia opposta: si sono messi in movimento (felice il connubio tra nome del parco e il doppio senso che acquista come nome per associarsi) rimboccandosi le maniche e hanno proposto all’amministrazione di assecondare la loro azione risanatrice. Questo è un caso emblematico di gestione condivisa di un bene comune.
Mettiamo in moto la Zucca ( qui il link ) da oltre un anno promuove insieme alle realtà sociali del territorio iniziative che puntano a rendere fruibile lo spazio pubblico, sicuri i giochi per i bambini, aperta e solidale la fruizione del parco.
ComuniMappe partecipa con un proprio contributo all’iniziativa che si terrà il prossimo
INTERNAUTI O INTERNATI ?
RESISTENZA E INDIGNAZIONE
Michela Tura
Anna Zolli
contributi:
UNIVERSIDAD DE LA TIERRA
A Oaxaca, la capitale dello Stato più meridionale del Messico, Gustavo Esteva e Sergio Beltrán hanno fondato un’università piuttosto bizzarra.
Nella Universidad de la Tierra non ci sono insegnanti né esami, non ci sono programmi da rispettare né libri definiti da leggere. I ragazzi non rivendicano il diritto di studio ma esercitano la libertà di studiare.
A Unitierra la conoscenza e la vita di ogni giorno non sono due mondi separati e si prova ad andare oltre l’educazione e il suo rito di iniziazione alla società dello sviluppo. Il sapere ha più valore se non viene certificato ma è una libera relazione con il mondo e con gli altri. La costruzione dell’autonomia è un cammino da percorrere. Per questo Unitierra non è un progetto con un piano prestabilito e degli obiettivi ma un processo di liberazione.
per approfondire il discorso sarà a Bologna il 10 aprile Gustavo Esteva
• Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore
• L’Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione