Festa conviviale con presentazioni corsi di danza zingana e disert-azione sulla guerra: sabato 17/12 (dalle 12 alle 16) e avvio di corso su paesaggi, territà e nuove soggettività:domenica 18/12 (dalle 10 alle 12)

Paessaggi antropomorfi mostruosi

La Commissione Culturale della “zona ortiva erbosa aps” in cooperazione

trans-culturale con Comunimappe- Libera Comune Università Pluriversità Bolognina

e con il Mirs -Mediatori-trici culturali Rom e Sinti

ORGANIZZA UNA FESTA CONVIVIALE

SABATO 17 DICEMBRE 2022

Dalle 12 alle 16 in via Erbosa 13/4

PIZZA CASTAGNE VINO E MUSICA

ACCOMPAGNERANNO L’EVENTO I MUSICISTI:

SIMONE DEL GIPSY MUSIC GROUP ALLA CHITARRA

GIORGIO SIMBOLA AL VIOLINO

FESTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI CHE SI TERRANNO NELLA ZONA ORTIVA VIA ERBOSA 17 (Bolognina)

CORSI DELL’ANNO SOLARE 2022-23 (Relazionano: Pino de March e Marina Cremaschi)

A

CORSO DI DANZA ZIGANA CON IL MAESTRO AGHIRAN

Relaziona Aghiran maestro di danza e vicepresidente del Mirs

(laboratori ogni venerdì -dalle 18 alle 19,30 – per sei settimane a partire dal 13 gennaio 2023). Attività transculturali al fine di conoscere le culture minori Rom e Sinte presenti nella nostra città.

B

CORSO DI DISERT-AZIONE SUL PERCHÉ DELLA GUERRA?

Laboratori da realizzare con Patrizia Tough e Marina Cremaschi dell’Associazione”donne in nero” (Laboratori da definire insieme di volta in volta secondo le disponibilità delle relatrici).

Possiamo un giorno sognare un mondo pacifico senza la guerra e fare di essa un tabù per l’umanità come abbiamo realizzato per il cannibalismo, l’incesto, l’omicidio, il femminicidio, il genocidio per citarne alcuni?

E speriamo un giorno accada anche per l’Ecocidio e lo Specismo intesi come forme di distruzione di altre specie viventi non umane sul pianeta.

C

CORSO SUL PAESAGGIO, TERRITA’ E NUOVE SOGGETTIVITA’

Relazionano di Pino De March e Myrian Cruciano ed altri/e Tratteremo insieme il pensiero e l’azione sul Paesaggio di poeti, filosofi-e e scienziati-e: A. Zanzotto, P.P.Pasolini, G. Celati, E.Montale, F.Guattari, Proust, M.Meschiari, G. Bachelard, G. Leopardi,S.Iovino, Bruno Latour, M.Bookchin, A. Cerrea, T.Pievani ed altri/e

(laboratori da definire insieme di volta in volta secondo le disponibilità dei relatori e delle relatrici)

AVVIO CORSO SUL PAESAGGIO, TERRITA’ E NUOVE SOGGETTIVITA’

Domenica 18 dicembre 2022

dalle ore 10 alle 12 (spazio interno zona ortiva via erbosa 17)

1 – Laboratorio eco-poetico ed eco-sociale:

Paesaggi poetici, civili e costituzionali con Myrian Cruciano e Pino de

March

Tracce sul Simposio: Paesaggio, territà e nuove soggettività

In questo Simposio che abbiamo tematizzato come “paesaggio, territà e nuove soggettività” che condurremo in più tappe, esploreremo nuove soggettività eco-antropologiche e eco-filosofiche pre-individuali che abitano la soglia: sradicate e terrestri, nella loro marginalità d’umani, precari e migranti,

e paesaggi intesi come luoghi o spazi da risanare dai loro traumi,dalle loro crisi eco-sistemiche e dalle loro ferite, ma anche paesaggi e soggettività da reinventare nell’identità e nelle relazioni.

Soggettività antropologiche deterritorializzate che non si costituscono più come realtà geopolitiche contrapposte o territorializzate a partire dal sangue, dal suolo, dal territorio o dalla geografia (come i belligeranti imperi passati, dominati ed emergenti) ma come realtà geo-filosofiche pacifiche, dialoganti e cooperanti con la Terra e sulla Terra con altri de-territorializzati(come le soggettività e movimenti intersezionali conflittuali-pacifici: di classe, genere, culture ed ecologici e sociali)

“Per il filosofo Simondon l’identità è il campo dove meglio si manifesta la carica di preindividuale presente in ogni essere vivente ma questo non toglie che essa sia strettamente connessa al preindividuale.

Nel definire l’identità, Simondon afferma che «l’individuo non è che se stesso, ma esiste come superiore a se stesso, perché porta con sé una realtà più completa, che l’individuazione non ha esaurito, una realtà ancora nuova e potenziale, animata da potenziali».

Questa realtà potenziale non è altro che il preindividuale, ossia quell’archetipico luogo genetico che caratterizza ogni essere vivente come esistente e fatto della stessa natura, quella carica di “natura” a cui ogni individuo appartiene in quanto essere vivente. “

Testo tratto da Andrea Nicolini: Abitare la soglia:Simondon e l’individuazione del vivente, riflessioni su L’individuazione psichica e collettiva diu Simondon, tr. it. DeriveApprodi, Roma 2006.)

Soggettività forgiate in quella moltitudine planetaria ed in quei movimenti geo-filosofici in cammino fin dall’inizio del secolo XXI, che partendo dalle contestazioni di Seattle(1999) per arrivare a Genova (2001) hanno messo in discussione una geo-politica planetaria devastante: fatta di guerre, cambiamenti climatici, miseria, migrazioni e precarietà, e da tempo avviato pratiche quotidiane individuali e sociali nel loro quotidiano: come il prendersi cura del pianeta,dei suoi paesaggi, delle sue genti e del vivente tutto.

Cercheremo attraverso la nostra ricer-azione di contrastare forme di comunicazione e di manipolazioni all’immaginario che definiamo”green washing” o lavato di verde, come tentativo di indurre i propri clienti ed elettori a credere che un marchio o un gruppo politico sia impegnato nella tutela dell’ambiente più di quanto non lo sia in realtà,

e ciò si accompagna ormai da tempo a processi di gentrificazione urbana, che con riqualificazioni e rinnovamenti di zone e quartieri cittadini, determinano aumenti di prezzo degli affitti e degli immobili e migrazione degli abitati originari o residenti verso altre zone meno qualificate e depresse, deformando paesaggi, mutando percezione e vissuti di spazi che divengono ai loro occhi non più da abitare ma “eco-mostri”da temere;

questi disagi ecologici e sociali provocano nell’immaginario sociale un sensodi sparizioni da fine mondo, con spazi urbani che aumentano il senso di spaesamento in una mutata ecologia che definirei mostruosa;

è importante insieme attraverso una silenziosa rivoluzione molecolare re- immaginare paesaggi inconsueti ed accoglienti. in un’ecologica non semplicemente sostenibile per le classi sociali medio-alte ma “vivibili ed accessibili a tutti/e in un ritrovato equilibrio eco-sociale ed sintonia col vivente tutto, attraverso nuovi approcci mentali “indisciplinati”:

eco-antropologica, geo-poetici e geo-filosofici, ed in particolare eco-sociali che ci restituiscano un’autonomia di progettazione dei paesaggi civili,urbani e rurali da parte delle comunità dei viventi in esse disambientati, e favorire una diffusa accessibilità alle case popolari oltre che portare le foreste dentro le nostre città.

Ci accompagneranno in questa attraversata le voci ed i pensieri di poeti, filosofi-e e scienziati-e: A. Zanzotto, P.P.Pasolini, G. Celati, E.Montale, F.Guattari, Proust, M.Meschiari, G. Bachelard, G. Leopardi,S.Iovino, Bruno Latour, M.Bookchin, A. Cerrea, T.Pievani ed altri/e

PAESAGGIRE SARA’ LA PAROLA VALIGIA CHE CI PORTEREM0 CON NOI E NEL CORSO DEL VIAGGIO CI AVVALLEREMO DEL SUO CONTENUTO

“Paesaggire è uno sguardo che entra nel paesaggio, nelle sue cronache nelle sue storie”,

e di sé: “Io paesaggisco, cioè il mio – paesaggire – è profondamente immerso ed inquieto nel paesaggio e nello stesso tempo un tutt’uno con esso “. (A.Zanzotto)

e nel paesaggire si può intravvedere un presagire eventi di segni contrastanti ed opposti:negativi o affermativi d’esistenza.

Il paesaggire è un “processo individuante (o di individuazione di soggettività sradicate e terrestre) e di cura delle ferite ed educazione al pre-individuale alla territà e alla complessità ed accentuando la curiosità esplorativa e lo sguardo.

“L’esperienza in natura specie nel suo tracciarla poeticamente conosce anche l’abbandono panico in essa, come anche la perdita e la confusione con gli elementi atmosferici ed il succedersi delle stagioni e dei ritmi circardiani, diventa inverno, diventa notte…noi siamo la montagna e la nostra eco viene da te”…

da paesaggire di M.Gagliazzo -filosofo ed eco-psicologo

Anche per R.Rilke il paesaggire è un abbandonarsi ad un albero di noci e sentirsi un tutt’uno con esso sulla collina che scende verso la costiera duinese.

Testo di presentazione redatto da Pino de March, della Libera Comune Università pluriversità Bolognina .

Sotto: immagine di paesaggio antropomorfizzato e mostruoso-

Le pizze saranno ordinate in anticipo, quindi chi vorrà partecipare al Convivio dovrà

contattare :

comunimappe@gmail.com (Pino 3334343882) (per festa ed altri corsi)

mirs2022intercultureromsinte@gmail.com (per danza zigana)

PER INFORMAZIONI: WWW.COMUNIMAPPE.ORG